La ricerca di equilibri e tranquillità in un mare di caos è stata davvero faticosa. Spero davvero di essere giunta ad un punto..
Da dove partire? Proviamo col lavoro..quello dal quale, finalmente, ho deciso di staccare mentalmente. Per una serie di vicissitudini al rientro dalla mia maternità sarò disoccupata..tragedia, o forse no. Nel delinearsi di questo evento, da settembre (poco dopo aver felicemente appreso della gravidanza) ad oggi l'ho vissuto come una vera tragedia. Tragedia economica, tragedia di equilibri faticosamente costruiti ed in un attimo spezzati, tragedia per il completo mancato rispetto dei diritti fondamentali di una donna..tragedia, tragedia, tragedia. Poi si arriva ad un punto in cui bisogna dire BASTA ed ammettere che tutta questa tragedia non giova alla propria persona, alla propria psiche, all'autostima, alla magia di un momento unico che andrebbe vissuto e celebrato come tale. E quindi sono qui, dicendo BASTA. Ripartendo da un punto più alto.
In fondo so anche, razionalmente, che questo anno e mezzo di nuovo lavoro mi ha di certo donato tanto (competenze, capacità, nuove esperienze, nuove persone) che potrò reinvestire in futuro ma, diciamocelo, mi ha anche tanto imbruttita. Lo rifarei, lo rifarei 1000 volte, ne avevo bisogno per tanti motivi diversi, ma sento anche il bisogno impellente di riconciliare tutto questo nuovo in cui sono stata catapultata per mesi e mesi con ME. Chissà mai che non ne venga fuori qualcosa di meglio, anche se non so cosa sarà del mio futuro lavorativo io ne sono quasi certa.
Per ora voglio godermi la mia "maternità"..la piccola Dora (scaramaticizzando tutto quel che c'è da scaramanticizzare) verrà al mondo tra una decina di settimane ed io ho la necessità di dedicarmi a questa nuova fase della vita, forse anche interrompendo il percorso così medicalizzato che ha rappresentato un binario in questo periodo di pericolo deragliamento. Non avevo la forza di guidarmi, troppe energie andavano spese altrove e per fortuna ho potuto contare su un medico speciale che ha avuto tutta la mia fiducia ma ora no. Ora sono più forte ed ora il comando della mia forza creatrice lo posso prendere io.
Questo credo sarà il primo passo, la prossima settimana.
Insieme alla restituzione del telefono della reperibilità lavorativa..non ne voglio sapere più nulla, credo di aver sistemato al meglio ed anche oltre il mio dovere tutto quel che avevo da sistemare. Rinuncio volentieri al benefit "chiamate gratis" in cambio del benefit "mai più rotture di coglioni a tutte le ore" (scusate ma quando ci vuole ci vuole..)
E poi vorrei la pasta madre per riprendere (e riprendermi) alla grande.
Infine, vorrei davvero smantellare l'ufficio che avevo in casa e creare il nido per Dora.
Forse è un progetto troppo ambizioso per la mia prima settimana di libertà ma sento tanta forza creativa in me..la pancia prende il comando ed ho la certezza che ne nascerà tanto di nuovo e di bello!
Vado a godermi questo week end di recupero energie con la testa finalmente sgombra da molti pensieri prima della settimana di nuove e belle fatiche creative, sono fiduciosa che questo blog tornerà ad essere meno introspettivo (non c'è nulla di male ma non è lo spirito con cui ed il fine per cui questo blog è stato aperto).
Rubo un'ultima riga per un grande GRAZIE a tutte le persone (tante e tutte belle!) che mi sono state vicine in questo momento difficile (difficilissimo sommato alle altre tragedie famigliari che si sono e si stanno susseguendo), grazie per tutte le volte che mi avete detto di minimizzare alcune cose ma SOPRATTUTTO, DAVVERO GRAZIE per essermi stati vicini anche se ho continuato ad incaponirmi e non ero ancora pronta a darvi ascolto.
Eccomi tornata, alla riscossa! :)