martedì 31 marzo 2009

telefono

Piccole scelte, quasi stupide..alle volte senza neanche rendercene conto possiamo contribuire al risparmio energetico..
Il cordless cade, si apre..lo richiudiamo, non funziona più. Il fidanzato ci smanetta un po'..ma niente. Va bé, non ci disperiamo, dopo tutto era costato davvero pochi euro (non che questo sia un buon motivo per cui alla prima caduta debba diventare inutilizzabile). Insomma, prendiamo il telefono nuovo.
Fisso.
Invece di chiedersi sempre perché, proviamo a chiederci perché no? A parte il fatto che ora ho un telefono che non deve più stare attaccato alla corrente per funzionare, a parte il fatto che qualcosa mi dice che sarà molto più resistente dell'altro..perché no? Non vivo in una reggia e con pochi passi arrivo al telefono quando squilla (tanto prima erano più le volte che non lo trovavo perché era in giro..); non passo le ore al telefono e se anche fosse, e se solo avessi un po' più di spazio lo farei comunque, basta ritagliarsi un angolo telefono..come nelle case da bambini, questa è una cosa che mi affascina molto..e poi..bé, io altri inconvenienti non ne trovo..voi che dite?

domenica 29 marzo 2009

Love, Love, Looooove!!!!




Evviva il sesso! Facciamone tanto, facciamolo bene e soprattutto facciamolo protetti! ..con un occhio all'ecologia! ;)
Un'ottima idea è quella della French Letter Condom Company Ltd, che propone una gamma di preservativi per tutti i gusti con attenzione all'ecologia ed all'etica.

Come giustamente scrivono loro: indossiamo solo cotone fair trade, mangiamo cibo biologico a filiera corta, compriamo solo carta riciclata ma...il sesso???

Il lattice con cui sono prodotti i preservativi è certificato Fair Trade, quindi non c'è stato sfruttamento di lavoratori e risorse nella produzione e nei processi di lavorazione, sono facilmente biodegradabili e, udite udite, VEGANI, poichè non contengono derivati animali..meglio di così!?

Il prezzo non è neppure eccessivo, una confezione da 12 costa £8.99, ci sono le confezioni multiple 6x12 che garantiscono un bel risparmio (due confezioni su sei sono in omaggio) ed ora che il cambio con la sterlina è praticamente alla pari conviene farne scorta! ;)

Se poi diventate fan potete anche prendervi la magliettina, ottima per la sensibilizzazione passiva! :)

Bè, scherzi a parte (scherzi mica tanto, qualcosa mi dice che presto mi vedrete girare con la magliettina rosa!), io li proverò sicuramente.. ce n'è in 4 differenti versioni per soddisfare le esigenze di chiunque: gli aromatizzati (pacco misto alla rosa, frutto della passione e vaniglia), stimolanti, ritardanti e ultrasottili..ecco, se qualcuno non avesse ancora deciso cosa regalarmi per il compleanno quest'ultimo tipo potrebbe essere un'ottima idea! ;)

Evviva il sesso, quindi..e meglio se eco! Se qualcuno li avesse provati mi faccia sapere!

sabato 28 marzo 2009

i miei dolcetti ecoperfetti!


SEMBRANO polpettine..e invece... sempre dal libricino Io Lo So Fare. Perché ecoperfetti?


" [...] perché mescolano ecologia, rispetto dei viventi, salute, semplicità, equità, internazionalismo, bontà. Le materie prime sono completamente vegetali e a bassissimo (o positivo) impatto ambientale [...]. Non ci sono zucchero né conservanti. Danno un formidabile insieme di proteine, vitamine e sali minerali. [...] Tutti li possono fare con estrema facilità e velocità. Non hanno bisogno di elettrodomestici nella trasformazione [...]. Non si cuociono. Si conservano senza frigoriferi. Non hanno bisogno di imballaggi [...]."

Ingredienti:
1) Semi oleo-proteaginosi (noci, nocciole, mandorle, pistacchi, semi di girasole, pinoli, semi di zucca, ...)

2) Frutti essiccati al sole (fichi, mele, albicocche, more, pere, prugne, uvetta, ...)

3) Scorze di arancio o limoni biologici tagliate sottili o semi di finocchio o cardamomo

Preparazione:
Mescolare ingredienti in pari quantità del primo e secondo gruppo tritati finemente con l'aggiunta di piccole quantità del terzo gruppo. Formare delle piccole palline (se il composto è troppo secco aggiungere un po' d'acqua). Volendo si può aggiungere al composto un po' di farina di grano saraceno per rendere i dolcetti più croccanti o avvolgere le palline nel cioccolato fuso.

I miei dolcetti sono fatti di: 1) frutta secca mista; 2) datteri; 3) chiodi di garofano tritati (quelli già usati nell'infusione per il collutorio) ed infine li ho avvolti nelle briciole di biscotti (quelle che rimangono sempre in fondo alla latta!)

Buonissimi! :)

venerdì 27 marzo 2009

e con l'amido??

E con l'amido del seitan che ci facciamo?!? Io per questa volta l'ho messo nella vasca da bagno e mi sono poi fatta un bel bagno rilassante che mi ha lasciato la pelle morbidissima ma lo si potrà sicuramente utilizzare per altri scopi..ed il problema non è tanto quali ma COME? Come conservarlo? Sgocciolando un po' dappertutto in casa ho visto che una volta asciutto diventa polvere, basterebbe trovare il modo di renderlo tutto polvere..ma COME?? Io d'istinto, lo ridurrei facendolo bollire un po' e poi lo stenderei in qualche modo aspettando che asciughi ma mi rendo conto che sarebbe davvero troppo laborioso..suggerimenti? metodi sperimentati? altri utilizzi? Attendo vostre numerosissime risposte! ;)
PS: Ricordate domani l'Earth Hour!

giovedì 26 marzo 2009

il mio seitan!




Ecco, questa era proprio una cosa che mi spaventava. Chissà quanto tempo ci vuole, chissà com'è difficile, ci perderò un sacco di tempo e non ci riuscirò mai..ed invece..sì, è vero un po' di tempo ci vuole e semplicemente credo che la cosa migliore, ora che ho visto che Sì, SI RIESCE! sia di triplicare le dosi, anche perchè ci vuole davvero molta acqua.



Manco a dirlo, ancora una volta è stata Vera che mi ha aperto gli occhi sulla possibilità di poter fare il seitan in casa e rimando a lei anche per foto dettagliate delle varie fasi di trasformazione.. Io, dico la verità, causa un po' di disattenzione, ho saltato la fase del riposo prima di immergerlo in acqua; mi è venuto lo stesso ma c'è stato un momento in cui ho rischiato di perderlo in filamenti che sfuggivano dalle mie mani, credo che il fatto di farlo riposae prima serva proprio per ridurre questo rischio. C'è anche da dire che avendolo fatto solo una volta forse in futuro con l'esperienza saprò ragguagliare su possibili problemi e varianti, per ora vi dovrete accontentare del fatto che SI PUò FARE IL SEITAN IN CASA!



Ingredienti:
- Farina tipo 0; 1 kg
- Acqua; tanta! :(
- Sale fino; 2 cucchiai
- Salsa di soia; qb
- Aromi; qb
- 2 pentoloni o insalatiere o bacinelle abbastanza capienti (per intenderci, io ho usato 2 pentoloni da 6 l)
- canovaccio o garza o calzino (non colorato!) (per gli imbranati come me che rischiano di fare un casotto cercando di legare!) + spago da cucina o fettuccia di cotone

Preparazione:
Mescolare la farina al sale. Aggiungere a poco a poco acqua fino a formare un impasto compatto (io ho usato 450 ml di acqua per 1 kg di farina) e lavorare molto bene. Lasciare riposare per un'ora. Riempire le bacinelle una di acqua fredda ed una di acqua calda. Lavorare l'impasto sott'acqua alternando acqua calda e fredda iniziando e finendo sempre con acqua fredda. Per facilitare l'operazione si può immergere l'impasto in acqua fredda e lasciar riposare una notte. Mano a mano che rilascerà l'amido l'impasto si ridurrà fino ad arrivare a circa un terzo del volume iniziale e diventerà una massa spugnosa e collosa (il glutine). Contemporaneamente l'acqua diventerà sempre più chiara. Quando l'acqua sarà limpida avrete in mano il vostro futuro seitan!

Ora dovete "insacchettarlo". Se volete potete prima aggiungere degli aromi (io ho aggiunto un masala mix, le venature scure della foto sono date da quello). Potete avvolgerlo in garza dandogli la forma che più vi aggrada e legarlo o come me lo infilate direttamente in un calzino di cotone naturale non sbiancato e lo legate.

Cottura:
Mettere in pentola a pressione un paio di bicchieri d'acqua, salsa di soia, aromi a piacere (io ho messo del brodo granulare e del rum scuro) e il seitan "insacchettato". Chiudere la pentola, quando fischia abbassare la fiamma e far cuocere 15 min. Spegnere e lasciar riposare. Quando ha sfiatato aprire la pentola ed estrarre il seitan. Togliere la garza e lasciar raffreddare. Tagliarlo a fettine e riporlo nel suo brodo di cottura. Si può conservare così 3-4 giorni in frigorifero; oppure congelare le fettine separatamente (su un vassoio) e poi riporle in un sacchettino e scongelare all'occorrenza. Utilizzarlo nelle varie preparazioni come meglio vi aggrada.

L'unica cosa "strana" è che rimane particolarmente pallido, diversamente da quello in commercio, ma vi assicuro che il sapore è ottimo! Il mio è rimasto un po' spugnoso ma (a parte che a me piace molto anche così) pare che lasciando più o meno amido, legandolo più o meno stretto, cucinandolo più o meno a lungo si possa modificare la consistenza. Col tempo e vari esperimenti vi saprò dire! Intanto vi assicuro che è buonissimo! :)

mercoledì 25 marzo 2009

Earth Hour 28.03.09

Guardate questo video!!!

Aderite dal sito e diffondete più che potete!!

martedì 24 marzo 2009

è arrivato in casa mia!


Lo so sono un disastro come blogger, altalenante come sempre anche nella mia vita virtuale oltre che in quella reale..ma non voglio rubare la scena all'ospite d'onore....monsieur il MACINACAFFè!!!

Vi ricordate i chiodi di garofano del collutorio? Ecco, dopo aver fatto il loro dovere rilasciando nell'aere il loro aroma ieri li ho macinati per inserirli in dei dolcetti. Visto che al naturale sarebbero stati troppo forti ho pensato che così potevano andare ed in effetti così sarebbe stato se QUALCUNO non avesse aggiunto proprio alla fine quel pizzico in più..! Ma questa disquisizione la rimandiamo a quando parlerò dei dolcetti! E adesso che il mio braccio ha iniziato a girare qualcosa mi dice che non smetterà tanto facilmente!

giovedì 19 marzo 2009

igiene intima

In ultra velocità: questo me lo ha detto la ginecologa, quindi credo sia una fonte sufficientemente attendibile....la migliore igiene intima?
Ingredienti:
- acqua qb
- bicarbonato, 1 cucchiaio

Preparazione:
Riempire il bidet (o bidé che dir si voglia) di acqua tiepida e scioglierci un cucchiaio di bicarbonato. Lavarsi senza risciacquare.

Il consiglio della dottoressa è stato comunque di non lavarsi più di una volta al giorno onde evitare la secchezza, se possibile evitare di utilizzare la carta igienica (peggio che peggio quelle sbiancate e/o profumate) ma sciacquarsi con sola acqua dopo ogni puntatina al wc e per completare l'opera.....smutandarsi di notte! olè!!
Inutile dire che è stato amore a prima vista e dopo vari tentativi credo proprio di aver trovato la ginecologa per la vita! ;)

mercoledì 18 marzo 2009

ma che giornata meravigliosa!




Ma che bello iniziare la giornata piena di soddisfazione..eh sì, proprio oggi la mia creaturina ha spiccato il volo...finalmente dopo diversi rinfreschi la mia pasta madre è maturata, diventata signorina...mi sono svegliata e l'ho trovata fare capolino dal vaso di vetro in cui l'avevo riposta ieri sera più che raddoppiando! Ma che bellezza..ovviamente ho provveduto subito ad aggiungere la foto al post che la riguardava..non è uno splendore?!?


Bé, quale giornata migliore per postare le immagini di un paio di giorni fa...tra caramello leccato al volo mentre ce lo spalmavamo, un poco di caldo che coi nostri urletti è stato sicuramente interpretato dai vicini come ustioni di terzo grado, il tavolo più sbriciolato della pasticceria più chic della zona (ed il cornetto più goduriosamente cioccolatoso delle colazioni di tutta la vita!), magliette del fidanzato ulteriormente mutilate (i bordini delle maniche sono perfetti come striscette!), la primavera che è finalmente arrivata..ecco le donne che estirpano "i baffi dello zio Cesare"!


E speriamo che anche questa sia una giornata in cui sorridere ancora tanto! :)

martedì 17 marzo 2009

il mio nuovo collutorio!


Man mano che consumo quello che ho in casa tento di sostituirlo con un FAI-DA-ME e temevo il giorno della dipartita del collutorio..lo vedevo scendere sera dopo sera senza credere davvero che avrei trovato un degno sostituto al mio farmacologicissimo senza alcool..e invece come sempre la natura ci offre delle semplici efficacissime soluzioni con quel che abbiamo tutti in casa e cui raramente (almeno io) mettiamo mano..


Ma prima della ricetta un paio di nozioni trovate girovagando in rete cercando la ricetta perfetta..innanzitutto a quanto pare il collutorio non si dovrebbe usare se non in casi di infiammazioni gengivali che ovviamente non dovrebbero costituire la norma, altrimenti forse c'è qualcosa che non va ed un giretto dal dentista non ci starebbe affatto male. Il principio è quello che la bocca dovrebbe avere una sorta di equilibrio batterico che si va ad intaccare con l'utilizzo del collutorio che rischia di annientarne alcune colonie; il che, logico, va ad alterare questo perfettissimo equilibrio. Quindi, posto che non so quanta gente ha la fortuna di avere la bocca così squisitamente perfetta da sapersi auto regolare, se proprio il collutorio si deve usare (e comunque non più di una volta al giorno, meglio la sera) è preferibile cambiarlo spesso. Questo quello che ho capito io, se c'è qualcuno che tratta questi argomenti di mestiere e volesse illuminarci è davvero benaccetto.


, detto questo, io l'infiammazione alle gengive ce l'ho, quindi sono autorizzata :P poi più che dirvi che il collutorio non dovreste usarlo credo che piuttosto che quelli in commercio, spesso pieni zeppi di alcool, questo possa essere un tantino migliore..insomma, nonostante il sapore davvero forte a me questo stratagemma (trovato in questo forum) piace assai!


Ingredienti:


- acqua, 1l


- chiodi di garofano, 1 cucchiaio




Preparazione:


Portare l'acqua ad ebollizione, spegnere la fiamma ed aggiungere i chiodi di garofano. Coprire con un coperchio e lasciare in infusione per 15 min. Filtrare, far raffreddare ed imbottigliare. Conservare in frigorifero.




Utilizzo:


Quanto basta (un dito di bicchiere ca) per fare sciacqui e gargarismi prima di andare a dormire, dopo un'accurata pulizia dei denti. Non ingerire.




Per le proprietà analgesiche e disinfettanti del chiodo di garofano questa soluzione va bene anche in caso di mal di gola e, last but not least, in caso di dente cariato e necessità di attendere l'appuntamento dal dentista, un chiodo di garofano ridotto in polvere sul dente in questione vi darà sollievo immediato, provare per credere! Ed ora che ho scoperto che il collutorio va cambiato spesso ne sperimenterò presto una nuova versione!
Hey! Ovvio che dopo averli usati i chiodi non si buttano mica! Io li ho messi in un bicchierino in salotto..vi assicuro che profumano tantissimo! Se avete un pout-pourri buttateli pure lì dentro, oppure in un sacchettino di cotone per profumare cassetti, armadi, auto...sbizzarritevi!

lunedì 16 marzo 2009

pane con pasta madre

Come già annunciato più o meno tutto quello che so circa la pasta madre l'ho appreso da Vera, quindi anche la ricetta del pane arriva dal suo sito, minimamente modificata.
Ingredienti:
- pasta madre, 200 g ca (grossomodo la metà di quella che conservate in frigorifero se avete seguito le mie istruzioni)
- farina integrale, 500 g
- acqua, 300 ml
- miele o zucchero di canna o malto, 1 cucchiaino
- sale, 3 cucchiaini

Preparazione:
Sciogliete la pasta madre in poca acqua a temperatura ambiente. Nel resto dell'acqua sciogliete il sale.
Miscelare la pasta madre sciolta con la farina, lo zucchero e l'acqua salata. Impastare bene finché non risulterà liscio e morbido, senza grumi; eventualmente regolare di farina (se appiccicoso) o acqua (se troppo secco). Porre l'impasto in una ciotola di vetro coperta con un canovaccio umido in un luogo riparato e lasciar lievitare fino al raddoppio (6/8 h ca; io di solito impasto la sera e lo lascio riposare tutta la notte).
Trascorso questo tempo cuocere il pane a 200° per 30 min ca se possibile ponendo una ciotola con acqua sul fondo del forno.

Se qualcuno ci prova mi faccia sapere come si trova o se ha consigli a riguardo; come detto non è da molto che accudisco la mia pasta madre e sono ancora in fase sperimentazione; questo pane è l'unico che ho provato ma per me è buono! Dopo averlo cotto io lo faccio raffreddare e lo taglio a fettine che congelo..essendo solo in due ci basta per una/due settimane a seconda della gola! Ottimo anche spalmato di marmellata o miele al mattino, magari ancora caldo..gnum!
Buona panificazione a tutti!!

domenica 15 marzo 2009

pasta madre


Eccoci qui a parlare del mio tarlo degli ultimi mesi: pasta madre, lievito naturale, levito acido, pasta acida, lievito madre..chiamatelo come volete; è una bella creaturina che con un poco di costanza vi potrà accompagnare per lungo e lungo tempo nella preparazione di panificati.
Tengo subito a precisare che io mi sono affidata al blog di Vera per la preparazione e lei, gentilissima e pazientissima, mi ha aiutata con un sacco di consigli. Altra precisazione preliminare: la cosa migliore è ricevere la pasta madre da qualcuno che già ce l'ha..provate ad informarvi tra i conoscenti ed un tentativo può anche essere fatto dal panettiere. Questo perché più la pasta madre è vecchia più è stabile, il che ne garantisce una resa migliore; oltre al fatto che vi eviterete tutto quel periodo iniziale in cui la pasta madre, essendo appena nata, non è ancora abbastanza in forze ed arzilla per potervi garantire una perfetta lievitazione.
Perché preferirla al lievito di birra? Contiene diverse specie di lieviti e batteri lattici che determinano migliori caratteristiche organolettiche e di sviluppo del panificato, nonché maggiore digeribilità (adatta per chi ha intolleranze ai lieviti) e conservabilità dei prodotti.
A parte essere necessaria nella preparazione di dolci come il panettone, la colomba, il pandoro ed alcuni tipi di pane come quello di Altamura garantisce una maggiore morbidezza all'impasto che, come detto, si conserva anche meglio (scordatevi quei mattoncini di pane che dopo qualche ora dalla cottura possono essere utilizzati solo come spaccasassi, con la pasta madre il pane dura giorni!). Trovate comunque tutte le informazioni dettagliate del caso alla pagina a lei dedicata su Wikipedia.
Insomma, se proprio non la trovate da nessuno potete, con tanta pazienza, innescarla voi. Il procedimento non è complicato come può sembrare anche se richiede delle piccole attenzioni e molta costanza..ma una volta che avrete preso le vostre piccole abitudini vedrete che non ne vorrete più fare a meno. Ecco come fare per cominciare da zero:
Ingredienti:
- farina di Manitoba (tipo 0), 150 g + 150g
- acqua, mezza tazza ca + mezza tazza ca a temperatura ambiente
- zucchero integrale o miele o malto, un cucchiaino

Preparazione:
Mescolare gli ingredienti fino a formare una pastella tipo quella per la pizza, risulterà sicuramente più morbida ma non deve essere appiccicosa; regolare eventualmente di acqua e farina.
Riporre l'impasto in un vaso di vetro da marmellata da mezzo litro o comunque un recipiente di vetro che possa contenere almeno il doppio del suo volume poiché se tutto va bene la pasta raddoppia; coprire l'imboccatura con un canovaccio umido e riporre in un posto al riparo da correnti d'aria (forno spento o mobiletto), in inverno può essere utile avvolgerlo con un maglione per evitare sbalzi di temperatura. Mescolare un paio di volte al giorno. Già dopo 24 h si dovrebbero vedere i primi segni di fermentazione (bolle) e dopo 48 h la pasta dovrebbe essere cresciuta. Se la fermentazione è lenta si può aspettare un altro giorno, può risultare molto utile a questo proposito tenere della frutta matura nella stanza in cui si impasta/conserva la pasta madre. L'odore dell'impasto deve essere acido tipo quello dello yogurt e non come l'aceto.
Impastare con altri 150g di farina di Manitoba e mezza tazza ca d'acqua fino ad ottenere un bell'impasto consistente; riporre in un contenitore di vetro, fare un taglio a croce greca, coprire con un canovaccio umido e lasciare lievitare al riparo da correnti d'aria per 6-8h ca (all'inizio la crescita può risultare più lenta, regolarsi con la pasta madre, fate tentativi, l'unico modo è imparare a conoscerla!). A questo punto avrete effettuato il vostro primo rinfresco, attività che dovrete svolgere al massimo ogni 7-10 giorni per garantire sempre fresco nutrimento alla vostra pasta madre e tenerla in vita. Come detto in precedenza inizialmente non sarà molto "forte" e vi conviene utilizzarla per fare crackers, grissini, biscotti, tutti prodotti che non richiedono una grande lievitazione; il pane potrebbe venirvi un po' a mattonella, tipo quello tedesco, per intenderci.
Ingredienti Rinfresco:
- farina, meglio Manitoba (tipo 0), 200g
- acqua, un bicchiere ca a temperatura ambiente
- zucchero di canna o miele o malto, 1 cucchiaino (meglio alternarli nei rinfreschi)
Dopo i procedimenti precedenti dovreste avere circa 400g di pasta madre. Io mi trovo bene a far coincidere rinfresco e panificazione, quindi una volta a settimana circa la tiro fuori dal frigorifero e la divido in due: una parte la utilizzo per panificare (ed a breve le ricette), l'altra metà la rinfresco.
Procedimento Rinfresco:
Incorporare gli ingredienti alla pasta madre impastando bene (non ha importanza se si formano grumi) formando un panetto ben sodo. Deporre l'impasto nel barattolo di vetro (sempre grande almeno il doppio dell'impasto per evitare il pericolo strabordamento) coperto da un canovaccio umido e posizionare in un luogo riparato da correnti d'aria (come la volta precedente se volete avvolgete il tutto in un maglione) finché non si è attivato tutto (diventa pieno di bolle), normalmente ci vogliono 6-8h, io di solito lo faccio la sera ed al mattino è pronto.
Conservare la pasta madre in frigorifero tra un utilizzo e l'altro, sempre col barattolo coperto da un canovaccio che andrà inumidito ogni 3 giorni circa per cercare di evitare la formazione della crosticina sulla superficie della pasta madre, che comunque non ne pregiudica l'efficacia e può anzi essere sciolta in acqua la volta successiva ed utilizzata normalmente.
Come detto sembra tutto molto più complicato a dirsi che a farsi, basta prenderci l'abitudine! Fermo restando il fatto che assolutamente consiglio di farsi passare da qualcuno una pasta madre già attiva.. Sia per comodità che per efficacia e, non ultimo, non dimentichiamo il fatto che la pasta madre è sempre stata tramandata di generazione in generazione ed è molto bello pensare che possa passare di mano in mano rafforzandosi col tempo..
E poi almeno avrete già un riferimento su come deve essere d'aspetto, colore, odore..io non sapendo assolutamente nulla la tenevo sempre troppo liquida, tutta contenta che fosse piena piena di bolle ed invece, sbagliavo inconsapevolmente e dopo poco tempo..è morta :(
Speriamo che questa nuova duri invece molto molto moooolto a lungo! :)
PS: Manu segna sul calendario il giorno 18.03.09, in cui è stata scattata la foto; mattina in cui mi sono svegliata ed ho trovato la mia pm più che raddoppiata...quando si dice iniziare bene la giornata! Lei sì che sa darmi soddisfazioni! :)

sabato 14 marzo 2009

la composizione dei pasti di un'onnivora con l'aiuto della sua piccola bibbia


Tra le persone che mi conoscono più di una è rimasta sconcertata dal vedere sulla mia agendina che scrivo quello che "devo" mangiare..ebbene sì, è un'abitudine che ho preso anni fa e nella quale mi ha dato una forte mano il mio librettino sui Rimedi Semplici e Naturali per curare i disturbi più comuni con la natura e l'antico sapere .

Premetto da subito che non è assolutamente una dieta da seguire né io sono esperta in materia, semplicemente IO mi trovo bene con questa composizione dei pasti ma credo che ognuno anche a seconda dei propri ritmi e delle sue abitudini abbia necessità differenti.

Con questa tabella si tentano di evitare tutte quelle combinazioni di difficile digestione come:

- cibi proteici con cibi amidacei (pasta, riso, orzo...con carne, pesce, uova e formaggi)

- cibi proteici diversi (fagioli e formaggio, uova e carne, carne e formaggio, ...)

- dolci e frutta con cibi amidacei o proteici (l'abitudine di concludere il pasto con dolci e/o frutta)

e di variare la dieta quanto più possibile. Insomma, queste le linee guida:


  • Prima colazione

Può essere molto utile per compensare carenze od eccessi dell'alimentazione del giorno precedente; ecco le alternative:


- frutta fresca di stagione


- yogurt naturale (eventualmente con l'aggiunta, al momento del consumo, di frutta fresca o muesli)


- latte o caffè di cereali o altri infusi graditi, accompagnati da cereali integrali (pane con miele o marmellata, biscotti, muesli, brioches...)



  • Metà mattino

- Frutta fresca



  • Pranzo

Antipasto di verdure crude miste e piatto di cereali (orzo mondo, riso normale o basmati integrale, cous cous integrale, pasta integrale, farro non decorticato, quinoa) condito con sughi di verdure o con la classica salsa di pomodoro. Da evitare, in particolare, di associare ai cereali un condimento a base di carne.



  • Metà pomeriggio

In relazione alla stagione: frutta fresca, fichi secchi, datteri, castagne, patate dolci, pane e miele, noci, nocciole, ...



  • Cena

In linea di massima si consumano cibi proteici alternando alimenti di origine animale con altri di provenienza vegetale: uova, formaggi preferibilmente freschi, frutta oleosa (noci, mandorle, nocciole, pinoli), legumi (fagioli, lenticchie, ceci, fave, piselli, soia), pesce non fritto, carne bianca (pollo, coniglio, tacchino), derivati proteici della soia (tofu, tempeh) o del frumento (seitan). Sempre in abbinamento con contorni di verdure crude e cotte. Il pasto può essere accompagnato da pane integrale prodotto con farina biologica, preferibilmente macinata a pietra, lievitato con pastella acida naturale (pasta madre) e cotto in forme rotonde di almeno un chilo di peso (io questo me lo faccio da me, presto ne parlerò!).


Ovviamente bere almeno un litro e mezzo di acqua, tisane o infusi nell'arco della giornata.


Come potete notare sono semplicemente buone abitudini da acquisire col tempo, non finalizzate alla perdita di peso ma al mangiare bene. Come dicevo in apertura ritengo altrettanto importante il fatto che ognuno personalizzi la propria dieta. Io ad esempio di preferenza non consumo cibi raffinati, quindi prediligo tutto integrale, compreso lo zucchero che però evito di utilizzare sostituendolo col miele. Ci tengo a sottolineare ancora che per la mia filosofia di vita degli ultimi anni non escludo nulla a priori, piuttosto preferisco andare a ricercare il meno industriale possibile (ove possibile) in ogni cosa. Così ho un amico apicoltore su piccola scala nel rispetto del biologico dal quale mi rifornisco di mieli, propoli, polline, ecc ecc ecc; vado in fattoria e lì prendo tutto quello che posso (latte, formaggi, lo yogurt non più perché lo faccio, uova, frutta e verdura rigorosamente di stagione, spesso hanno anche dei legumi e delle farine) al macello affianco (lo so è crudele ma paradossalmente non comprerei mai carne al supermercato impacchettata) prendo la carne quella volta al mese che la mangio, come detto yogurt e pane (con la mia pasta acida) li faccio io; cerco di evitare di comprare confezionato tutto quello che posso fare (quindi pasta fresca, biscotti, torte, brioches, ...). Il riso vado a prenderlo qui intorno nei sacchi, saltando i vari confezionamenti, trasporti e mesi in cui rimane sugli scaffali dei supermercati. Il pesce lo prendo solo fresco e di stagione (non quello in estinzione!) ed in generale evito di prendere cose surgelate che chissà quanti sbalzi di temperatura hanno subito, piuttosto congelo quello fatto da me, visto che essendo in due non sempre è facile consumare tutto fresco. Vorrei tanto iniziare a fare le farine e proprio ieri a Progetto Gaia ho visto l'arnese atto allo scopo ma costa davvero molto; quindi attendo di trovare un macina caffè manuale (forse la nonna ce l'haaaaa!!!!!!!!) per iniziare col farro, le lenticchie e quel poco (che forse così poco non sarà) che potrò fare con quello. Le aromatiche e quel poco d'altro che il mio balconcino può accogliere le pianto, cresco e poi secco per gli utilizzi fuori stagione. I germogli li faccio io anche se ancora non ho un germogliatore (giuro, questo è il prossimo acquisto!) ed è un po' più complicato.. Insomma, i principi son questi, senza per questo rifiutarmi di mangiare qualsiasi altra cosa e quindi evitando di ghettizzarmi/ghettizzare, cosa che ritengo molto più sensata di qualsiasi integralismo. D'altro canto mi rendo anche conto di essere in una situazione privilegiata anche per il luogo ed il modo in cui vivo: innanzitutto vivendo da sola scelgo da me e non dipendo dalla spesa di nessuno e poi sono abbastanza fuori città da avere alternative ai cibi industriali ma non così tanto da non potere facilmente reperire alimenti un po' particolari che nelle realtà troppo piccole ed isolate forse non arrivano.


Insomma, direi che dopo questo sproloquio, vista l'ora non mi resta altro che augurarvi..buon appetito!

venerdì 13 marzo 2009

e caracola fu!



Dopo anni (e non esagero!) di attente riflessioni, decisioni e ripensamenti le rosse scarpette Caracola hanno vinto!


Da qualche anno, con armadi e scarpiere traboccanti di roba ho preso una decisione drastica: consumare quel che avevo prima di comprare; come dire: comprare il necessario. Incredibile quanto tempo si possa andare avanti con quello che si ha e quanto poco ci serva realmente rispetto a quanto siamo portati ad acquistare. Ovvio da questo ragionamento restano fuori i regali che sono sempre ben accetti! :)


Devo dire la verità: il fronte scarpe era davvero tragico, ne avevo uno sproposito dei più svariati tipi ma, piano piano, tutto si consuma e così mi sono trovata da qualche tempo senza più avere una scarpa chiusa..pensa che ti ripensa, quelle Caracola le adoravo..le vidi per la prima volta due o tre anni fa allo stand BioWorld a Fà la Cosa Giusta, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili in atto proprio in questi giorni a Milano..al momento non mi servivano ma anche nel momento in cui mi sono trovata a pensare che scarpe comprare devo ammettere che il prezzo è sempre stato un forte deterrente..poi arriva oggi..un bel giorno di sole in cui nessuno voleva venire con me in fiera, passo a trovare un'amica e dirigendomi verso la stazione per tornare a casa passo davanti alla fermata della metro di Sondrio. Mi torna in mente un posto che mi ha consigliato Vera che si trova in quella zona, Progetto Gaia e decido di farci un salto, dopotutto è presto; sì, ma in quella zona dove?? Incredibilmente le prime persone alle quali chiedo me lo sanno indicare perfettamente, vengo accolta nell'associazione, vado di sopra per una strettissima scaletta di legno a dare un occhiata all'abbigliamento ed eccole lì, tutte rosse che mi guardano e per di più in lorica..va bè, tanto ci sono solo tre scatole, mica ci sarà proprio il mio gettonatissimo numero (che peraltro varia tra scarpe aperte e chiuse)..37, eccolo lì. Sono chiuse, dovrebbe essere il numero giusto..Il signore mi aveva detto di fare come se fossi a casa mia e di provare tutto quello che volevo, quindi, va bè..le provo, dài: COMOOOODE!!! Mi guardo allo specchio: BEEEELLE! Penso e ripenso..penso e ripenso..è vero non mi piace spendere tanti soldi MA: il regalo di natale della mia mamma dovevano proprio essere le scarpe ed io ho temporeggiato fino ad oggi proprio perchè volevo quelle ma non mi pareva giusto spender così tanto; è da poco finita la sessione d'esami ed è pure andata molto bene, qualcosa me lo meriterò, no?; è vero che costano ma tutto sommato considerando il prodotto non è mica così tanto; e poi, dulcis in fundo, lo dice anche Rob: devo accettare il fatto che le mie idee sulla realtà sono limitate ed aggiornare la mia visione del mondo inserendo nuovi dati... ed io incomincio calzando le mie scarpette rosse.

il mea culpa della ceretta..


Immane mea culpa per il silenzio di quasi una settimana..lo so, appena iniziato queste cose non dovrebbero accadere ma proprio perché ho appena iniziato prometto che cercherò di organizzarmi al meglio prossimamente..


Per farmi perdonare ecco la ricetta della ceretta casalinga; la trovate nel ricettario di saicosatispalmi .


Avviso subito che ci vorrà un po' di pratica per capirne la giusta consistenza; io normalmente per paura di bruciarla la tolgo troppo presto dal fuoco e mi ritrovo con un liquido che di toglier peli proprio non ne vuol sapere ma basta rimetterla a scaldare e non appena inizia ad indurire è pronta. Intanto gli


Ingredienti:




  • zucchero (di canna); 2 tazzine da caffè


  • succo di limone; mezza tazzina da caffè

( In generale 1 parte di limone per quattro parti di zucchero)



Cuocere fino a che non inizia ad indurire; togliere dal fuoco, far raffreddare ed utilizzare come una normale ceretta.



Per spalmarla io uso un coltello che non taglia ma anche dei bastoncini di legno (tipo gli stecchini di gelati e ghiaccioli lavati accuratamente) andranno benissimo. Per strapparla evitiamo invece le strisce usa e getta..una maglietta vecchia di cotone spesso sarà perfetta (ehm..io mi sono rifornita tra quelle del mio fidanzato..ssSSsssSSSsssh!), basterà poi sciacquare le strisce usate sotto acqua calda per togliere il grosso (del caramello!) e lavarle in lavatrice prima dell'utilizzo successivo. Se la cera vi avanza potete conservarla in un barattolino di vetro e riscaldarla a bagnomaria la volta successiva; oppure se adibite un pentolino a questo utilizzo basterà rimetterlo sul fuoco aggiungendo eventualmente un po' di succo di limone se dovesse risultare troppo dura.



Io la uso solo per baffetti e sopracciglia perché per il resto del corpo mi trovo molto bene col silk-epil ma vedrete che funzionerà perfettamente anche sui peli più ostici!



Infine, qualche piccola regola per la perfetta epilazione: eseguire regolarmente uno/due scrub a settimana per evitare i peli incarniti; fare la ceretta dopo un bel bagno/doccia caldi, i pori saranno dilatati e più "propensi" a lasciare andare i vostri peli con tutto il bulbo; idratare bene con una crema/olio adeguati dopo l'epilazione (anche il cristallo di potassio fa miracoli!); scegliere un periodo di luna calante per epilarvi, per noi femminucce possibilmente dopo le mestruazioni.. e c'è anche chi dice ( e son qui disponibile per smentita o conferma, cara TU che leggi!) che per evitare arrossamenti (baffi) si debba fare al mattino "..perchè la sera la pelle è stanca"..per la serie non è vero ma ci credo ho provato una mattina in cui non dovevo uscire e..magicamente..niente strisce rosse sotto il naso! quindi è vero!


E visto che inizia il primo sole speriamo sia anche di buon auspicio per l'arrivo del caldo ed il tanto atteso momento in cui, finalmente, scoprirsi ;)

sabato 7 marzo 2009

il pane duro/grattato


Questa è una cosa di cui non avrei davvero mai voluto parlare, mi pare così ovvio che il pane duro NON SI BUTTA!! Si possono fare un sacco di cose: gnocchi, torte, pan grattato.. Ma passando a casa dei miei genitori mi sono resa conto che forse così tanto ovvio non è..probabilmente per carenza di tempo/pigrizia vedo che anche chi dispone di robot ed in quattro e quattro otto potrebbe fare del pan grattato, butta il pane vecchio e compra il pan grattato in busta..evidentemente c'è qualcosa che non va in questo meccanismo, credo che su questo conveniamo tutti, quindi: stop alla pigrizia, prendiamo il pane duro e mettiamoci a grattugiarlo! Una grattugia in casa l'abbiamo tutti e se abbiamo la fortuna di avere anche un po' di forza nelle braccine non ci vuole poi molto..se poi siete proprio un po' pigroni o impossibilitati (già sento la mamma: "io ormai ho una certa età, l'artrosi avanza!"), bene prendete il vostro robottino e riducete in briciole i tozzi di pane duro, crackers, grissini avanzati..il gioco è fatto!

venerdì 6 marzo 2009

scrub al caffè


Questa mattina ho provato lo scrub al caffè e devo dire che ne sono rimasta piacevolmente sorpresa!


Non so se è merito della miscela di olii che ho utilizzato e di cui presto parlerò o se è il caffè che è magico ma credo che il connubio sia davvero ben riuscito.


In buona sostanza si conservano i fondi di caffè e prima della doccia o del bagno se ne fa una pastella con un qualche olio a voi gradito (anche quello di mandorle dolci andrà benissimo). Si spalma su tutto il corpo con un massaggio energico e sul viso con un po' più di delicatezza e si procede infine con il normale lavaggio.


Si può utilizzare una/due volte a settimana come un normale scrub per eliminare le cellule morte e gli odiati peli incarniti!


Io forse mi sono fatta prendere un po' troppo la mano con l'esaltazione da riciclo (strano! ;) ed avendo conservato un po' troppi fondi (certo, sono anche una grande amante del caffè!) la quantità era un po' eccessiva, quindi non aspettate di accumulare chissà quanto caffè e dateci sotto!


La pelle è rimasta morbidissima e poi la caffeina dovrebbe essere anche d'aiuto contro la cellulite che per noi donnine non fa mai male! (anche se in effetti non ho idea se riesca a mantenere qualche proprietà).


E poi, EVVIVA IL RICICLO! Senza contare le sostanze chimiche che vi risparmiate spesso presenti nei normali cosmetici in commercio!


Buon caffè-scrub a tutt*!

martedì 3 marzo 2009

Il totano infarinato - shampoo!



Eccomi qui! Post azzeccatissimo visto che ero addirittura indecisa se dare questo nome al blog! :)

"Totano" è il mio soprannome universitario più gettonato degli ultimi tempi..e questo perchè..LAVO I CAPELLI CON LA FARINA!! (di ceci).

La ricetta io l'ho presa dal libricino Io lo so fare Ed. Terre di Mezzo, facilmente reperibile nelle botteghe equo-solidali, io l'ho preso qui ed è anche sul blog di Rugiada.
Ingredienti:
  • farina di ceci, un cucchiaio
  • aceto, due cucchiai
  • acqua tiepida, 200 ml ca
  • flacone vuoto da shampoo

Miscelare gli ingredienti nel flacone agitando bene; distribuire su tutta la cute a testa asciutta; massaggiare bene e risciacquare abbondantemente.

Funziona!! Io poi uso il balsamo come di consueto..per eventuali granellini che rimangono in testa normalmente col phon vanno via da soli..certo, io sono il totano che conferma la regola!! :) ma solo perchè uso il phon il meno possibile!

Ogni tanto alterno col mio shampoo storico Protettivo per Capelli Delicati della FLORA con cui devo dire che mi trovo davvero bene ormai da diversi anni.

L'INCI è ottimo ma non è vegano poichè contiene miele, per chi ha questa necessità può comunque provare a spulciare tra gli altri tipi, vi assicuro che se chiederete informazioni direttamente a loro vi spediranno via mail l'elenco degli ingredienti velocissimamente, chissàmai che troviate qualcosa..e poi ora ci sono anche le confezioni da 1 l, economicamente ed ecologicamente vantaggiose!

Per lo shampoo credo sia tutto, il vostro totano vi saluta!

lunedì 2 marzo 2009

scrivere senza penna



E chi l'avrebbe mai detto che alla fine pure io mi sarei fatta il blog!


Qui scriverò di tutti i piccoli esperimenti che accompagnano le mie giornate ormai da diverso tempo..
In principio fu..bho..bicicletta, yoghurt, pane, saponi creminecremette&maschere di ogni tipo per corpo e capelli, poi pasta madre, germogli, essicazioni, resine per incensi, i rimedi naturali per i piccoli acciacchi quotidiani e poi ancora gli INCI e chi più ne ha più ne metta.. So solo che ad un certo punto prima di comprare qualsiasi cosa ho iniziato a chiedermi: "lo posso fare?" e via di produzioni di ogni tipo! Cercherò di scrivere qui giorno per giorno i piccoli passi che mi accompagnano in un vivere che non so se si possa considerare etico ma di sicuro più consapevole..


Gente che mi conosce e chi ancora no: sbizzarritevi con i commenti!! Dài che ci divertiamo anche un po'!


Che altro dire..vado a fare l'henné, quindi credo tornerò presto a scrivere!


Baci a tutti belli e brutti!

ps: per l'immagine si ringrazia il mio fidanzatin/compagn, trattasi di campo di camomilla a Legnano.